Biografia Antonio Castronuovo |
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Antonio Castronuovo (Acerenza 1954), saggista e critico, vive a Imola. Ha pubblicato diverse opere di saggistica: Corsia privilegiata (1985), Béla Bartók (1995, sag. musicologica), Al mercato del tempo (1997), Il Futurismo ad Imola (1998, sag. storica), presso Stampa Alternativa, Suicidi d’autore (2003), Libri da ridere: la vita i libri e il suicidio di A.F. Formiggini (2005), Macchine fantastiche: manuale di stramberie e astuzie elettro-meccaniche (2007), Ladro di biciclette: cent’anni di Alfred Jarry (2008), La vedova allegra: storia della ghigliottina (2009). Il suo ultimo saggio si intitola Emil Michel Cioran (Liguori, 2009).
Ha inoltre curato l'edizione di: Luciano di Samosata, L'elogio della mosca (1995, letteratura mondo antico); Friedrich Hebbel, Diari (1998, letteratura diari). Ha conseguito due significativi premi in concorsi letterari per la saggistica: 1985, "Cesare Pavese"; 1986, "La serpe d'oro".
In ambito aforistico ha pubblicato Palingenesi del frammento (Antonio Pellicani editore, 1995), Rovi (con pseudonimo Roberto Asnicar, Stampa Alternativa, 2000), Quilismi per un bambino ucciso (con pseudonimo Roberto Asnicar, Via Herákleia, 2001), Il mito di Atene (La Mandragora, 2001), Tutto il mondo è palese (Mobydick, 2006), Se mi guardo fuori: diari e aforismi 1995-2007 (La Mandragora, 2008). Nel suo “ingegno multiforme”, Antonio Castronuovo ha dedicato particolare attenzione al genere aforistico, tentando anche delle ardite sperimentazioni stilistiche e contenutistiche rispetto al modello classico della massima tradizionale.
Collabora con vari editori e riviste (“Il Caffè illustrato”, “Belfagor”, “Il Lettore di provincia”, “Cortocircuito”, “Il Ponte” “Technè”, “Stilos”, Platypus” ecc.). Ha da ultimo curato Miguel de Unamuno, Nebbia (Rizzoli bur, 2008), Stendhal, Il rosso e il nero (Barbèra, 2009), Simone Weil, “A un giorno” e altre poesie (Via del Vento, 2009), Isabelle Rimbaud, L’ultimo viaggio di mio fratello Arthur (Via del Vento, 2009), Albert Camus, La commedia dei filosofi (Via del Vento, in corso di stampa). Ha tradotto scritti di Jarry, Apollinaire, Eluard, Picasso, Matisse, Irène Némirovsky.
È considerato il massimo esperto di futurismo regionale romagnolo: ha pubblicato studi sul futurismo a Imola, Lugo, Ravenna e Rimini. Ha co-organizzato la mostra Romagna futurista (San Marino e Riccione, 2006), ha organizzato Futurismi a Ravenna (Ravenna, Biblioteca Classense, 2009) e sta organizzando a Lugo la mostra sul futurista Pratella (ottobre 2010). Dirige “La Piè”, la più antica rivista di cultura romagnola (fondata da Aldo Spallicci nel 1920). Presiede la sezione imolese del “Movimento Federalista Europeo”. È presidente onorario della società di ispirazione olivettiana “Città dell’uomo”. Sta attualmente lavorando al saggio Cornogiduglia! Storia della patafisica e a una nuova edizione di Pinocchio presso Rusconi-Barbèra.
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